La casa funeraria
la nostra casa funeraria è progettata per fornire alla clientela il massimo confort e discrezione. Le famiglie troveranno nella nostra struttura un ambiente composto da più sale adibite ad ospitare i vostri cari, oltre ad un’area tecnica riservata agli addetti per la preparazione delle salme.
Le famiglie potranno vegliare i defunti con la massima riservatezza ed avranno a disposizione alcuni servizi a supporto.
La nostra missione
Un’esperienza pluri-decennale nella gestione di pratiche funerarie in grado di garantire massima competenza e discrezionalità. Onoranze Funebri Dal Monte si avvale di collaboratori qualificati e professionali che svolgono il loro delicato lavoro mettendo in campo il massimo dell’attenzione e cura nel rispetto del dolore altrui. Operiamo prevalentemente nella provincia di Como e Varese.
“La Fenice”, il Nostro simbolo
Un potente simbolo dai svariati significati.
L’araba fenice indica la morte e risurrezione. Dopo aver vissuto per 500 anni, la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatastava le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo. Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l’incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme. Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che nell’arco di tre giorni generava la nuova Fenice. Giovane e potente, volava ad Eliopoli e si posava sopra l’albero sacro, per altro si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita (il Suono divino, la Musica) che animò il dio.
Già simbolo della Sapienza divina (cfr. Giobbe 38 verso 36), intorno al IV secolo d.C. venne identificata con Cristo presumibilmente per via del fatto che tornava a manifestarsi tre giorni dopo la morte, e come tale venne adottata quale simbolo paleocristiano di immortalità, resurrezione e vita dopo la morte.
Una leggenda ebraica narra che Eva mangiò il frutto proibito, divenne gelosa dell’immortalità e della purezza delle altre creature del Giardino dell’Eden – così convinse tutti gli animali a mangiare a loro volta il frutto proibito, affinché seguissero la sua stessa sorte. Tutti gli animali cedettero, tranne la Fenice – che Dio ricompensò ponendola in una città fortificata dove avrebbe potuto vivere in pace per 1000 anni. Alla fine di ogni periodo di 1000 anni, l’uccello bruciava e risorgeva da un uovo che veniva trovato nelle sue ceneri.
I padri della Chiesa accolsero la tradizione ebraica e fecero della fenice il simbolo della resurrezione della carne. La sua immagine ricorre frequentemente nell’iconografia delle catacombe.
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